Un nuovo concorso per diplomati al ministero dell’Interno
Nel 2025 prende forma una delle selezioni pubbliche più attese: il Ministero dell’Interno ha annunciato l’avvio del concorso per 220 diplomati, figure da inserire nell’Area degli Assistenti. Si tratta di una misura autorizzata dal DPCM del 7 agosto 2025, parte di un più ampio piano di assunzioni che coinvolge diverse amministrazioni. I vincitori avranno la possibilità di firmare un contratto a tempo indeterminato, entrando stabilmente nell’organico ministeriale. La novità più rilevante riguarda l’apertura del bando anche a chi possiede un titolo di laurea, che potrà comunque candidarsi, ampliando così la platea dei partecipanti. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare l’apparato amministrativo, potenziando uffici e servizi interni con nuove risorse formate e motivate.
Requisiti richiesti per partecipare
Per essere ammessi al concorso occorre il diploma di scuola secondaria di secondo grado, titolo minimo stabilito per l’accesso alla categoria degli Assistenti. A questo si aggiungono i requisiti generali validi per tutti i concorsi pubblici: la cittadinanza italiana o europea, il pieno godimento dei diritti civili e politici, l’assenza di condanne penali e l’idoneità psico-fisica alle mansioni previste. Il bando ufficiale chiarirà se saranno considerati titoli preferenziali alcuni specifici percorsi di studio, come indirizzi amministrativi o tecnico-economici, e potrà introdurre punteggi aggiuntivi per certificazioni informatiche o linguistiche. Una platea, quindi, che abbraccia giovani diplomati alla prima esperienza lavorativa ma anche candidati più maturi alla ricerca di stabilità occupazionale.
Struttura del concorso e prove d’esame
La selezione seguirà le regole introdotte dalla recente riforma dei concorsi pubblici, che punta a velocizzare le procedure e a rendere più trasparenti i criteri di valutazione. È probabile che siano previste una o più prove scritte, con quesiti a risposta multipla, e un colloquio orale finale. Le materie potrebbero spaziare dall’inglese alle competenze digitali, includendo nozioni di diritto amministrativo, normativa sul pubblico impiego, contabilità dello Stato e principi di trasparenza. Non è esclusa la presenza di test attitudinali per valutare capacità logiche e problem solving. Le modalità definitive saranno rese note nel bando, che specificherà anche il calendario delle prove. La sfida per i candidati sarà quella di prepararsi in maniera completa, affrontando tanto le materie teoriche quanto le esercitazioni pratiche.
Preparazione e modalità di partecipazione
Per non farsi trovare impreparati è consigliabile iniziare fin da subito lo studio, prendendo come riferimento i programmi dei precedenti concorsi per assistenti amministrativi. Manuali aggiornati e piattaforme digitali possono rappresentare un valido supporto per la preparazione. La domanda di partecipazione dovrà essere inviata tramite il portale inPA, strumento ormai centrale per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione, oppure attraverso il sito del Ministero dell’Interno, seguendo le istruzioni che saranno indicate nel bando. Oltre allo studio teorico, è importante curare anche l’aspetto organizzativo: rispettare le scadenze, conservare la documentazione necessaria e monitorare eventuali comunicazioni ufficiali. Molti candidati scelgono di iscriversi a gruppi di studio online o a canali dedicati che segnalano aggiornamenti e simulazioni di test. Per chi punta a entrare nella Pubblica Amministrazione, questo concorso rappresenta un’occasione concreta per ottenere un impiego stabile e con prospettive di crescita professionale.